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Le notizie che lasciano un vuoto. Ciao Francesco.
Scritto da: Admin su Sabato, 20 Febbraio 2010 - 18:32 |
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Purtroppo non tutte le notizie che ci giungono sono sempre buone come vorremmo ed è così che ho appreso la scomparsa prematura di un carissimo collega e amico.
Pensare che ci siamo sentiti ed incontrati l’anno scorso tantissime volte per realizzare un incontro d’aggiornamento per allenatori dei portieri e, in quelle interminabili conversazioni, ho percepito tutta la professionalità e l’umiltà di chi voleva partecipare non in quanto allenatore che ha appena vinto un campionato nel Bari, contribuendo col suo lavoro a riportarlo in serie A, ma come un allenatore che voleva preparare il suo lavoro nel modo più scrupoloso ed attento tanto che non era sicuro di voler partecipare perché diceva: in questo momento non ho tutto il tempo necessario per preparare un lavoro fatto bene come piace a me, ho bisogno di verificare sul campo tutto quello che ho da proporre, adesso che me lo chiedi, mi diceva, il prossimo anno lavorerò anche in funzione di questa relazione dimostrativa da proporre sul campo, così presenterò un argomento ben strutturato, formato e modellato allenamento dopo allenamento.
Fu solo dopo tantissimi contatti che riuscii a convincerlo a partecipare ugualmente, col proposito di instaurare con lui quantomeno un dibattito in aula (“La programmazione del lavoro settimanale in relazione alle caratteristiche del proprio portiere”).
Nonostante il fatto che avesse appena terminato un campionato così denso d’emozioni e fatica, nonostante avesse da terminare dei lavori di ristrutturazione della propria abitazione e volesse dedicare un po’ di tempo alla famiglia, si mise a disposizione di noi tutti e ci raggiunse a Manfredonia il 20 giugno 2009 per onorare l’impegno e la cortesia che mi aveva promesso.
Un uomo che si è proposto con professionalità, competenza e, nello stesso tempo, umiltà e semplicità e che, per tutto questo, ha saputo guadagnarsi la stima incondizionata di tutti i presenti che quel giorno erano in aula per confrontarsi con lui, per crescere con lui, per apprendere da lui.
Spesso la retorica in queste circostanze non manca ma, per fugare l’idea che anche questa volta sia così, ho voluto raccontarvi alcune cose, alcuni fatti concreti a sostegno del reale spessore dell’uomo e del professionista.
In questi giorni avrei dovuto chiamarlo per conoscere la sua opinione sul lavoro svolto in occasione di quello Stage e per chiedergli di partecipare nuovamente, di proporci un suo lavoro, di condividere con noi le sue esperienze, le sue conoscenze e la sua passione.
Purtroppo non è andata così. Sono io che ho ricevuto una telefonata, un collega mi ha detto che il Mister Francesco Anellino non potrà mai più essere con noi. Francesco ci ha lasciati il 18 febbraio 2010 a seguito di un tragico incidente stradale.
A me personalmente lascia la sua disponibilità, la sua sincerità, la sua lealtà, il suo sguardo pulito e il suo benevolo sorriso.
Alla famiglia di Francesco esprimo, in nome di tutti coloro i quali quel 20 giugno 2009 hanno condiviso con lui l’amore per il calcio, le più sentite condoglianze.
Savino Freda
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