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LE USCITE ALTE
Scritto da: Admin su Sabato, 11 Ottobre 2008 - 14:49 |
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Di: Adalberto Grigioni, all. port. S.S. Lazio
L’evoluzione del gioco del calcio ha determinato una richiesta sempre più pressanteper il portiere di dominio dello spazio davanti a lui, in particolar modo lo spazio aereo (uscite alte).
Le difficoltà che il portiere deve affrontare nel momento in cui si appresta ad eseguire questo particolare gesto tecnico sono molteplici, ed esse sono:
La velocità e le traiettorie che assumono i palloni di nuova generazione.
Abilità degli attaccanti nel gioco aereo.
Abilità degli avversari nel calciare la palla.
Disturbo visivo, la corsa e/o la presenza di un giocatore può interferire con la traiettoria della palla.
Disturbo fisico- tattile, la corsa e/o la presenza di più giocatori può determinare un impatto fisico diretto.
Nei giovani portieri è fondamentale lavorare per lo sviluppo delle capacità coordinative:
CAPACITA’ DI RITMIZZAZIONE (permette di trovare i corretti passi di spostamento per arrivare al punto di intercettazione della palla)
CAPACITA’ SPAZIO-TEMPORALE (capacità che permette di valutare la distanza, il tempo, il ritmo e le traiettorie di partenza e di arrivo della palla)
CAPACITA’ DI ACCOPPIAMENTO E COMBINAZIONE (capacità che permette di avere una buona coordinazione motoria necessaria per compiere il gesto tecnico in modo corretto)
Oltre a miglioramento delle le capacità coordinative dobbiamo proporre al portiere delle esercitazioni tecnico- tattiche in modo tale che lo stesso prenda sicurezza e padronanza per non subire la situazione, anzi a stimolarli ad avere un atteggiamento propositivo.
La prima fase da proporre deve avere una funzione propedeutica, cioè un addestramento a livello ludico che permette al giovane portiere di acquisire le basi principali per effettuare un uscita alta in presa,uscita alta con deviazione e uscitaalta con respinta ad uno o due pugni.
La fase successiva è la lettura delle traiettorie, proporre esercitazioni in modo tale che il portiere cominci a valutare il punto migliore per attaccare la palla aerea passando attraverso una serie di valutazioni, che sono il punto di partenza e di arrivo della palla, la velocità e fattori ambientali (pioggia, vento, sole).
A conclusione dobbiamo trasportare tutte le conoscenze tecniche che abbiamo proposto in un contesto che rispecchi il più possibile le situazioni “reali” di gara, esercitazioni mirate a creare delle difficoltà che il portiere può trovare in una partita di calcio e abituarlo a gestire situazioni di gioco semplici e complesse nella maniera migliore ,che gli consentono di avere un approccio positivo e predisposizione mentale al dominio dello spazio aereo davanti al lui, inoltre di avere il coraggio di abbandonare la porta e avventurarsi in azioni anche rischiose senza avere il timore di sbagliare.
In alcune situazioni di gioco “reali “ bisogna far coincidere l’azione difensiva con l’inizio di azione di attacco, facendo effettuare al portiere dei rilanci sia con le mani sia con i piedi (con palla a terra,calciata al volo e di drop ), inoltre richiedere una partecipazione vocale (“mia” “calcia” “salta” “sali” “solo” “uomo”,...) in modo tale che i compagni di reparto hanno una guida sicura ed autorevole.
Dal punto di vista operativo sarebbe importante effettuare dei cross cambiando posizione con palla ferma e in movimento, con il piede destro e con il piede sinistro cercando vari tipi di traiettorie.In questa dimostrazione propongo una raccolta di esercitazioni più o meno conosciute sul tema in oggetto in modo cronologico e sono proposte che potranno essere elaborate secondo i vostri criteri e la vostra filosofia.
GRIGIONI ADALBERTO Allenatore Portieri I squadra S.S. LAZIO
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