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La tecnica, lo spazio e il tempo che caratterizzano le uscite basse in tuffo a terra e in scivolamento
Scritto da: Admin su Sabato, 11 Ottobre 2008 - 14:42
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Di: Savino Freda, all. port. S.S. Manfredonia Calcio - sett. giovanile
L’uscita del portiere, il fatto di abbandonare la linea di porta per andare incontro al pallone per intercettarlo a seguito di cross o palloni filtranti o per affrontare l’avversario che avanza palla al piede in situazione di uno contro uno
o, ancora, per ridurre l’angolo di porta al giocatore avversario che riceve palla all’interno dell’area di rigore, è sicuramente un’azione tecnica che presuppone la presenza nell’estremo difensore della caratteristica del coraggio e della capacità di leggere la situazione di gioco unitamente ad una perfetta scelta di tempo.
Ne consegue che per allenare “l’uscita del portiere” bisogna:
A) Individuare la tecnica da utilizzare in base alle varie tipologie di situazioni di gioco, traiettorie e posizione del pallone.
B) Rendere consapevole il portiere che l’attenzione maggiore da prestare per questo tipo d’intervento è riferita allo spazio nel quale agire e al tempo che si ha a disposizione. E’ pertanto imprescindibile, in qualsiasi tipo di esercitazioni inerenti alle uscite del portiere, soffermarsi su questi tre aspetti:
1) TECNICA
2) SPAZIO
3) TEMPO
Sarà nostro compito individuare esercitazioni che possano raggiungere gli obiettivi prefissati, utilizzando metodologie e didattiche idonee all’età e alle caratteristiche dei portieri da allenare.
Savino Freda
All. port. S.S. Manfredonia Calcio - Sett. Giovanile
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